UNIVERSITA’ ITALIANE: CALO IMMATRICOLAZIONI
Nell’ultimo anno accademico l’università italiana ha perso circa diecimila iscritti. In particolare le iscrizioni sono diminuite più negli atenei del centro e del sud, rispetto a quelli del nord. Molto colpite da questo calo di iscrizioni risultano le facoltà dell’area artistica, letteraria, quella dell’educazione e soprattutto l’area economica, giuridica e sociale.
Un segnale che fa scattare un campanello d’allarme specie per i giovani di oggi, e sull’importanza che viene data alla formazione accademica. Da tale contesto, si evince che dovrebbero essere erogati maggiori incentivi, come le borse di studio, nonché investimenti più consistenti nell’università italiana.
Incentivi e investimenti sono prettamente necessari in modo da poter concretizzare un collegamento più rapido università-lavoro una volta terminati gli studi, fare sì che ci sia una sintonia tra istruzione e lavoro, in modo che una volta terminato il percorso accademico, gli studenti possano trovare più velocemente possibile un impiego.
Diletta Bresci