TRIONFA IL BUONSENSO: L’ITALIA GRADATAMENTE RIAPRE
Sicuramente, la data del 26 aprile potrebbe essere ricordata come quella della vera ripartenza per una nazione che ha la forte necessità, come d’altronde il resto del mondo, di riassaporare un pò di normalità. Intendiamoci, il fatto che riapriranno a pranzo e cena i ristoranti, ma solo ospitando clienti all’esterno dei locali, non vuol dire che, come d’incanto, che il Covid-19 sia sparito. Magari ciò fosse vero, ma comunque avere un preciso cronoprogramma sulle aperture da qui a luglio è già un segnale più che confortante.
La Lega ed in particolare Matteo Salvini, ha da sempre espresso la sua forte convinzione che bisognasse ridare fiato all’economia, permettendo una graduale, sensata riapertura delle attività. I commercianti, i piccoli imprenditori di vari settori sono, infatti, appesantiti da oltre un anno di pandemia che equivale ad un lungo periodo in cui il normale fatturato si è drasticamente ridotto, se non addirittura azzzerato. Bene, quindi, a ridare fiato ai ristoratori, a chi gestisce palestre e piscine, ai balneari, a chi lavora nel teatro o nei cinematografi, oppure nel settore fieristico e dei parchi a tema. E’ fondamentale ripartire, certamente mantenendo le usuali norme di sicurezza ed allargando le maglie dove i contagi sono in calo e le terapie intensive degli ospedali in minor sofferenza, ma comunque, lo ribadiamo, aver dato delle certezze è un fattore molto importante, anche dal punto di vista psicologico, oltre che naturalmente economico. Oltre a ciò, bisogna comunque continuare a supportare finanziariamente chi, in tutti questi lunghi mesi dominati dal Coronavirus, ha visto fortemente ridimensionate le sue entrate, con tutte le drammatiche conseguenze del caso. Ci riferiamo, ad esempio, alle miriadi di Partite Iva che navigano a vista, senza avere alcuna certezza del domani. Lo Stato deve, quindi, continuare in modo costante, equo ed attento a sostenere chi è in difficoltà, perchè se l’emergenza sanitaria potrebbe, fortunatamente, scemare, quella economica rischia di essere, per un lungo periodo, un pesante fardello da portare per molti nostri connazionali. Ci auguriamo, dunque, che, fra pochi giorni, ci possa essere una ventata di normalità, cosa a cui tutti noi aspiriamo da più di un anno. Una normalità che, però, non ci deve minimamente far abbassare la guardia, perchè il virus è subdolo, sempre fra noi e pronto nuovamente a danneggiarci pesantemente qualora pensassimo di essere definitivamente usciti dal tunnel. Insomma, è doveroso essere responsabili, tenendo sempre ben presente che preservando la nostra salute, riusciamo a salvaguardare pure quella altrui. Felicissimi, dunque, di queste riaperture, ma sempre doverosamente coscienziosi e con la testa sulle spalle!
Manuel Vescovi