TRANSIZIONE ECOLOGICA, SANO REALISMO E’ FONDAMENTALE

Oggi affrontiamo un argomento delicato sotto più punti di vista: la transizione ecologica, ovvero l’insieme di procedure per garantire un ambiente più pulito e rispettato. Facendo una premessa, che reputo determinante nel proseguo di questa analisi, diciamo che nessuno di noi è contro la transizione ecologica il rispetto per l’ambiente è strategico per un futuro migliore in quanto ci dobbiamo vivere e tutti noi nel nostro piccolo possiamo contribuire anche con semplici azioni quotidiane e con le dovute cautele quando necessario. Detto ciò, nelle sedi opportune quando si affrontano tematiche così di ampia scala che coinvolgono molteplicità eterogenee di portatori di interessi (stakeholders) è altresì necessario avere una visione d’insieme attuale e futura imprescindibili per le decisioni che verranno adottate in merito alla transizione ecologica. È di pochi giorni fa la votazione favorevole del Parlamento Europeo di bandire a partire dal 2035 la vendita di automobili a benzina/diesel/GPL creando dei rischi enormi per il nostro paese: per prima cosa l’economia nazionale ne risentirebbe in quanto la filiera automotive è colonna portante con circa il 6% del PIL, altra grave criticità sono i 70mila posti di lavoro occupati in Italia nel settore che rappresentano per una grande moltitudine di persone/famiglie la prima fonte di sostentamento. Questo è un chiaro esempio che è mancata sia la visione d’insieme sia una percezione della realtà attuale con quella dose di realismo accompagnato da buonsenso, pragmatismo le quali avrebbero sicuramente fatto prendere una piega diversa alla decisione. Quindi, concludendo, gli Europarlamentari Lega al Parlamento Europeo faranno tutto il possibile al meglio delle proprie possibilità per tutelare gli interessi degli italiani, famiglie ed imprese per le quali il settore automobili è determinante per i bilanci familiari/fatturati. Un sano realismo è fondamentale, crediamoci insieme. Simone Lambruschi