Presidenzialismo, punto cardine per un futuro migliore
Presidenzialismo, un punto cardine per un futuro migliore.
Come ormai saprete quest’anno scade il mandato di Sergio Mattarella e ci sarà
l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, arrivata anche la
convocazione ufficiale per i grandi elettori (Parlamentari di Camera e Senato
in seduta congiunta più i delegati regionali) per il 24 gennaio ore 15:00, data
ed ora della prima votazione utile.
Non sono certo io a dover spiegare che il Presidente della Repubblica funge da
garante super-partes per la tutela delle azioni politiche in Parlamento e di
Governo quindi sarà fondamentale la scelta di una figura con queste
caratteristiche nella maniera migliore possibile per il bene dei cittadini
italiani.
Il punto è rappresentato proprio da queste due ultime parole che ho scritto
sopra, CITTADINI ITALIANI.
Bene, se è vero ciò la maniera più giusta e corretta dal punto di vista etico e
di equità di scelta sarebbe che il Presidente della Repubblica venga eletto
direttamente da loro evitando “giochini di palazzo” che, ahimè purtroppo,
avvengono andando fuori target come obiettivo finale che è sempre il bene dei
cittadini.
Uno dei punti focali (non uso le parole “focal point” appositamente, abbiamo la
fortuna di avere una lingua nazionale bellissima cioè l’italiano quindi
usiamola!) del DDL Costituzionale Stati Uniti d’Italia depositato al Senato del
Sen. Lega Manuel Vescovi in data 04 luglio 2020 è proprio questo, l’elezione
diretta da parte dei cittadini italiani del proprio garante alla Presidenza
della Repubblica.
Come obiettivo di Stati Uniti d’Italia (e come detto poco tempo fa da Matteo
Salvini, Segretario Federale della Lega Salvini Premier, a sostegno di
Presidenzialismo e Federalismo), speriamo che questa elezione del Presidente
della Repubblica sia l’ultima con questa modalità di votazione e che il
prossimo (2029) sia eletto direttamente dagli italiani, fare politica significa
anche fidarsi della capacità di scelta delle persone.
Presidenzialismo, crediamoci insieme.
Simone Lambruschi