POLITICA DI VISIONE FUTURA PER IL SETTORE ENERGETICO, E’ TEMPO DI AGIRE
Con questa breve riflessione mi trovo a riflettere su uno dei
temi/questioni più importanti che il paese si trova ad affrontare (insieme
chiaramente alla gestione della crisi pandemica dove, ahimè purtroppo, siamo
ancora dentro) in questo inizio dell’anno: il caro bollette e la gestione
conseguente del settore energia.
Fondamentale premessa che bisogna assolutamente fare è che va bene il confronto
delle idee ma evitare NO ideologici inutili e dannosi sotto più punti di vista
che aumenterebbero la percentuale di rischio per quanto riguarda il blackout
energetico per aziende, famiglie, attività.
Come sottolineato anche dal Segretario Federale Lega Matteo Salvini pochi
giorni fa durante la conferenza stampa di presentazione delle proposte Lega per
la gestione settore energia, stiamo parlando di problemi seri e reali che in
alcuni paesi hanno già portato al razionamento dell’energia quindi chi
ideologicamente si oppone deve capire che vanno usati pragmatismo, concretezza occorre
agire subito il prima possibile.
E’ stato chiesto dalla Lega un tavolo urgente entro gennaio per analizzare ed
intervenire con uno scostamento di bilancio per scongiurare il blackout
energetico e contenere per quanto possibile il caro bollette, aumenti
insostenibili per molte famiglie/imprese che porterebbero al fermo
produttivo/famiglie al freddo e al buio.
Altro “effetto collaterale” che si potrebbe verificare è l’aumento a cascata
dei beni di prima necessità quali pane, pasta, latte, formaggio etc etc, tutti
gli sforzi possibili devono concentrarsi oltre che all’emergenza caro
bollette/gestione settore energia anche su questo.
Detto ciò è altresì fondamentale cominciare subito ad implementare sistemi di
approvvigionamento autonomi per quanto riguarda l’energia, rinnovabile e non,
mettendo in pratica politiche di visione futura sfruttando anche ad esempio due
risorse che permetterebbero la non dipendenza dagli altri paesi: il gas ed il
nucleare pulito di quarta generazione che non genera scorie e non è nocivo per
la salute delle persone. (in Francia hanno 58 reattori nucleari……)
Occorre intervenire ora, intervenire subito con politiche concrete di visione
futura ponendosi obiettivi, applicando strategie e passare all’azione.
Insieme, con il lavoro di squadra.
Simone Lambruschi