PIANO VACCINALE: IL DECISO CAMBIO DI PASSO IMPOSTO DAL GENERALE FIGLIUOLO
Era auspicabile che l’avvento del Generale Figliuolo potesse imprimere una doverosa accelerazione alla campagna vaccinale che, in determinate regioni, vedi la Toscana, è stata piuttosto tormentata. Fortunatamente, ora, le cose paiono migliorare di giorno in giorno, anche se, purtroppo, persistono delle criticità. L’Alto Ufficiale, che giustamente sta girando l’Italia per rendersi conto personalmente di come procedano le vaccinazioni, ha ora stabilito un preciso cronoprogramma che ogni area d’Italia dovrà seguire col massimo scrupolo.
L’obiettivo è sempre lo stesso: quello di vaccinare più persone possibili nel minor tempo, per arrivare velocemente all’immunità di gregge che ci permetterebbe di ritornare, gradualmente, ad una vita pressochè normale. Dicevamo della Toscana, dove le vaccinazioni agli over 80 sono state molto frammentate ed insufficienti, tanto da scatenare naturali critiche all’operato di chi governa la Regione. Con molta fatica, poi, gli anziani toscani sono stati progressivamente immunizzati ed un primo obiettivo, quello di vaccinarli tutti almeno in prima istanza entro il 25 aprile, è stato raggiunto; ora, attendiamo di vedere se, come promesso dal Presidente Giani, a metà maggio tutti coloro che hanno più di ottanta anni avranno realmente ricevuto pure la seconda dose. Ovviamente, non solo la Toscana è apparsa in difficoltà, ma il fatto che sia stato immunizzato tardivamente chi doveva invece esserlo, viceversa, prioritariamente, ha fatto sì che questa regione sia stata particolarmente e costantemente attenzionata, immaginiamo, pure dallo stesso Generale e dai suoi stretti collaboratori. Intendiamo, quindi, complimentarci con lo stesso Figliuolo ed il suo staff per il ritmo vaccinale che sta imponendo alle diverse zone del nostro Paese. Ricordiamoci, poi, che bisognerà anche pensare, considerato che i vaccini pare abbiano una copertura temporale non troppo ampia, a programmare un nuovo piano vaccinale, a prescindere dai normali richiami. Intanto, però, vediamo di arrivare al fatidico traguardo delle 500.000 vaccinazioni giornaliere che sarebbe un risultato davvero ragguardevole, stante, principalmente, i ritmi abbastanza blandi tenuti, ahimè, nei mesi scorsi. Pare, poi, che le aziende farmaceutiche si siano strutturate ed organizzate in modo tale da poter produrre, con continuità, un sempre più crescente ed adeguato alle necessità numero di vaccini, permettendo così ai vari Stati di organizzarsi al meglio. Mai, come in questo drammatico momento per l’umanità, dunque, il famoso detto:” L’unione fa la forza” è di stretta attualità. Solo tutti uniti verso un unico obiettivo che è quello di debellare il Covid, riusciremo a vedere l’agognata luce in fondo al tunnel, pur se mascherine, distanziamento interpersonale ed igiene delle mani, ci accompagneranno ancora per un pò.
Maurizio Filippini