PANDEMIA: LA VARIANTE DELTA PUO’ FARE PAURA?
Col rapido diminuire dei contagi e fortunatamente anche dei decessi, stanno via via cadendo anche diverse restrizioni adottate in piena emergenza. Con l’Italia tutta in fascia bianca, ecco che, da qualche giorno, ad esempio, non è più obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto, mentre rimane doveroso indossarla al chiuso. Il numero di vaccinati, nonostante luglio presenti qualche incognita, è in costante crescita e quindi i pericoli tendono a diminuire progressivamente, favoriti anche dal periodo estivo che, stante le temperature elevate, dovrebbe essere un nostro alleato contro il virus.
Quindi tutto bene? Diciamo di sì, o quasi, perchè da qualche giorno siamo un pò in apprensione per l’entrata in scena dell’ennesima variante, denominata Delta che sembra creare non poca preoccupazione agli addetti ai lavori. Se, per ora abbastanza in maniera soft, i virologi comunque paiono essere in allarme, cosa dovremmo pensare noi comuni mortali? Ci sono realmente dei rischi che, dopo l’estate, si debba fare come i “gamberi”, ritornando ai vecchi obblighi? Probabilmente, è troppo presto per fare sensate previsioni sul tema, ma certamente bisogna rimanere vigli e responsabili. E’ chiaro che siamo di fronte a settimane in cui la socialità prenderà facilmente il sopravvento, facendoci diventare magari meno prudenti, ma sarà fondamentale non eccedere, proprio perchè il Covid-19 è ancora, seppur mutato, fra noi. In questo frangente, quindi, è importantissimo che il più alto numero d’italiani venga sottoposto alla seconda dose del vaccino, dato che solo con la prima iniezione, la protezione nei confronti della nuova variante appare scarsa, se non addirittura nulla. Resta, poi, all’orizzonte il nodo dei quasi tre milioni di over 60 che ancora non risultano vaccinati; sembra che, a più riprese, il Generale Figliuolo abbia mandato un pressante invito alle Regioni a fare decisa opera di sensibilizzazione, affinchè questi nostri connazionali si vaccinino; al momento, però, il nodo resta in piedi. Insomma, la strada che stiamo percorrendo è sicuramente in discesa rispetto ai mesi scorsi, ma probabilmente prima di tagliare vittoriosi il traguardo, dovremmo ancora percorrere un tracciato con qualche curva insidiosa. Quindi, massima attenzione e senso di responsabilità da parte di tutti.
Maurizio Filippini