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LA PANDEMIA METTE IN GROSSE DIFFICOLTA’ IL SETTORE DELLE PALESTRE: MIGLIAIA DI STRUTTURE A RISCHIO CHIUSURA

I settori delle palestre e dei centri fitness, rappresentano una realtà importante dell’economia nazionale, tanto che nel 2019 tale comparto aveva fatto registrare una notevole crescita con oltre 5,5 milioni di persone iscritte nelle varie strutture ed un fatturato sopra i 2 miliardi di euro. La pandemia li ha, purtroppo, colpiti pesantemente, dato che la perdita economica si aggira intorno al miliardo di euro, con oltre 200 mila posti di lavoro in bilico.

Nonostante i rigidi protocolli anti-contagio adottati puntualmente dai gestori a partire dal maggio scorso, il Governo ad ottobre ha deciso la chiusura delle palestre. Il Decreto Rilancio è stato giudicato insufficiente da vari rappresentanti delle categorie che hanno, più volte, lanciato accorati appelli, in gran parte inascoltati. Come rilevano i gestori il tracollo è dietro l’angolo e vi è, purtroppo, la seria possibilità che diverse strutture non possano più riaprire, creando anche molti problemi ai tantissimi soci delle predette palestre. Tra l’altro, com’è risaputo, è molto importante, per preservare la nostra salute, seguire dei tenori di vita regolari e la frequentazione di centri fitness agevola certamente questo obiettivo. Varie associazioni di categoria hanno fatto, quindi, precise richieste, come l’istituzione di un fondo perduto che rimborsi il mancato incasso, almeno fino al 50% di quanto finora perso, la sospensione d’incombenze fiscali e bollette, oltre ad agevolazioni e specifiche forme d’indennizzo per il danno indotto da cause di forza maggiore. Ora, la situazione d’indeterminatezza, creata dalla fuoriuscita di Italia VIva dal Governo, potrebbe, eventualmente, ritardare questi fondamentali e vitali sostegni, anche se, il tutto, poteva essere deciso anche tempo addietro. Fortunatamente, almeno in linea teorica, entro martedì si dovrebbe conoscere la sorte dell’attuale Esecutivo e quindi ci auguriamo che chi gestisce le palestre sia, finalmente, ascoltato. D’altronde, non bisogna mai dimenticare ed anzi rispettare il famoso detto:” Mens sana in corpore sano”. E’ doveroso, quindi, che si aiutino concretamente questi imprenditori, preservando, come detto, i moltissimi posti di lavoro che, col trascorrere dei mesi di completa inattività, sono sempre più a forte rischio. Insomma, ci auguriamo quanto prima che gli impianti possano riaprire, dando così ai tanti iscritti l’opportunità, sempre rispettando le ormai note misure di sicurezza interpersonali, di tornare ad allenarsi col chiaro scopo di tenersi in forma, sia dal punto di vista fisico che, perchè no, anche da quello psicologico. Proprio questo aspetto, forse un pò troppo sminuito, non deve, a nostro avviso, essere sottovalutato; probabilmente anche un pò di attività sportiva, potrebbe essere un vero toccasana, una classica valvola di sfogo, quantomai utile in questo drammatico e lungo periodo pandemico.

Maurizio Filippini

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