La giustizia è davvero giusta ed equa?
Scrivere una nota su un tema così delicato come quello della Giustizia non è certamente agevole, proprio per la complessità e le varie sfaccettature che l’argomento comporta. Tutti noi auspichiamo che vi sia sempre una Giustizia giusta che, in sintesi, la “Legge sia uguale per tutti” ma, ciò, è, purtroppo, smentito talvolta dai fatti.
I magistrati sono uomini e quindi soggetti ad errori; certo è che quando si tratta, o meno, di condannare una persona, bisognerebbe, ovviamente, sbagliare il meno possibile. Errori giudiziari ci sono stati e ci saranno, ahimè, sempre, anche se alcuni hanno maggiore risvolto mediatico, poichè coinvolgono personaggi di spicco.
Il recente caso relativo a Berlusconi parrebbe sintomatico dei rapporti, spesso ondivaghi, fra organo giudiziario e politica. Due settori molto importanti che dovrebbero correre su due binari paralleli, ma, in alcune situazioni, le commistioni paiono come inevitabili. Davanti all’azione talvolta controversa della magistratura e della stessa politica, come si pone il normale cittadino? Probabilmente, appare piuttosto disorientato, anche se il suo naturale interesse, specialmente dopo il drammatico avvento del Covid-19, è focalizzato decisamente su questioni magari più “terra terra” che sui dibattiti e le polemiche che si creano in televisione.
Giudicare gli altri, è un compito molto delicato e siamo certi che le persone chiamate ad emettere sentenze magari pure pesanti, vivano un conflitto interiore non secondario. Anche, infatti, quando le prove sembrano veramente schiaccianti e probabilmente inconfutabili, in talune occasioni, resta comunque un minimo dubbio sull’effettiva colpevolezza dell’imputato. D’altronde, se non ci fossero le aule dei tribunali, si scatenerebbe il disordine, la più completa anarchia e tutto ciò, sinceramente, non è certamente auspicabile.
Quello che, invece, è desiderabile, è poter contare su magistrati liberi da qualsiasi vincolo o legame che possa indurli in errore; lo ribadiamo, tutti noi, quotidianamente, commettiamo errori, banali o importanti, ma è fondamentale tenere a mente questa famosa locuzione latina: “Errare è umano, perseverare è diabolico”. Insomma, tutti noi come detto in apertura, tifiamo per una Giustizia davvero equa, ma su questo tema, che non si può certamente esaurire in poche righe, torneremo a scrivere sul sito Statiunitiditalia.
Maurizio Filippini