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Imprenditività fa rima con felicità.

Ed eccoci qua ad affrontare un tema che reputo importante per l’impresa del domani: l’imprenditività.

Occorre spiegare subito la differenza con un’altra parola simile che è imprenditorialità:

  • per imprenditorialità si intende il complesso di competenze per creare e condurre una propria impresa,
  • per imprenditività si intende il lavorare con spirito e competenze imprenditoriali anche in imprese non proprie.

Fare impresa non è semplice per una serie di motivi, la crisi pandemica che da quasi 2 anni condiziona la vita di tutti noi ne ha elevato molto la complessità dovuta alle crisi “collaterali” che ne sono convenute, quella sociale ed economica (ahimè, purtroppo, è così)
Ora analizziamo però (brevemente) dal punto di vista umano il “fare impresa” del domani, punti fondamentali:

  • le competenze giuste al posto giusto
  • avanzamenti di carriera legati esclusivamente a meritocrazia e competenza
  • lavorare essendo felici
    Il primo punto, le competenze giuste al posto giusto, si spiega velocemente in quanto è necessario eseguire le due fasi antecedenti in maniera corretta: la fase di reclutamento e la fase di selezione.
    Bisogna selezionare le persone (perché PRIMA sono persone, POI dipendenti/lavoratori) giuste per la mansione giuste. Devono essere motivate ed avere voglia dentro sé stessi per quella determinata mansione lavorativa.
    Non devono avere super competenze, devono avere QUELLE competenze richieste.

Il secondo punto, per quanto riguarda avanzamenti di carriera, deve essere conseguenti alla meritocrazia e alla competenza. Solo i migliori devono ottenerli in quanto se lo meritano per il loro impegno costante, per le competenze che avevano all’inizio sommate a quelle maturate nel tempo.
Se si vogliono ottenere risultati positivi bisogna valorizzare e responsabilizzare i migliori, competenti e meritevoli.
(se si usano altri “criteri” di valutazione, i risultati saranno conseguenti vi lascio immaginare il “come”………)
Il terzo punto, forse il più sottovalutato erroneamente, è la felicità.
E’ dimostrato (non lo dico certo io, ci mancherebbe altro) che una persona felice delle proprie mansioni lavorative rende maggiormente rispetto a chi va a lavorare esclusivamente “perché deve”.
Questo si ricollega al concetto di imprenditività, è un cambio di mentalità che va fatto (non facile ma necessario per un futuro migliore) nel considerare ogni posto di lavoro e/o mansione lavorativa importante per raggiungere un obiettivo, indipendentemente dal ruolo/posizione di ognuno.
Una persona motivata che si sente importante nella sua mansione lavorativa, quindi felice del suo lavoro, ottiene risultati migliori.
Ne consegue una maggiore e migliore produzione di ricchezza.
Ne consegue che economia del paese Italia sia migliore.

Imprenditività fa rima con felicità.

Simone Lambruschi

Un commento su “Imprenditività fa rima con felicità.

  1. Mi piace molto il collegamento tra competenze e felicita, si parla di strategia e competitivita e credo che l’aspetto imprenditoriale sia proprio quello di allineare la strategia aziendale con la crescita delle Persone. Vorrei condividere un altro aspetto importante che sarebbe anacronistico dimenticare e cioe la capacita di apportare principi “rigenerativi” in azienda. La sostenibilita sia nei processi che nelle risorse dovrebbe evolversi in strategia rigenerativa in ogni settore.
    Rispetto alle capacita delle persone, la mia esperienza mi ha insegnato che spesso le persone crescono piu velocemente di quanto l’imprenditore possa vedere pertanto “misurare la conoscenza” deve essere parte integrante del cambiamento. Il valore del gruppo e’ sempre meglio del valore del singolo.

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