30/10/2022 — Eterogeneità tra sistemi welfare nei territori crea differenze servizi minori
L’eterogeneità tra sistemi di welfare nei territori si riflette sulle attività connesse ai servizi per i minori nel nostro Paese. Alcune città hanno un assistente sociale ogni 4 mila abitanti, altre addirittura uno ogni 15 mila. Questo comporta carichi di lavoro per il personale difficilmente sostenibili. Ci sono, poi, territori in cui il welfare è gestito totalmente da privati e altri in cui il pubblico, oltre alla programmazione, si fa carico anche della gestione di servizi.
Alcuni enti investono risorse ingenti nel sociale e altri no. Si evidenziano, quindi, in un mosaico di realtà differenti, importanti best practices, ma anche situazioni di difficile gestione. Il difficile quadro economico e sociale che sta caratterizzando il nostro Paese, accentua una situazione già disagiata e comporta una crescita esponenziale della domanda di servizi con conseguente aumento della spesa sociale che oggi è totalmente a carico degli enti locali. Le disuguaglianze nei territori si riflettono sul livello di attenzione ai servizi per famiglie e cittadini, soprattutto per i più fragili. Il sostegno alle famiglie e le attività di prevenzione sono servizi necessari e indispensabili per intercettare anticipatamente situazioni disfunzionali e non dovere arrivare a interventi più gravosi”.
Sonia Pira