Discoteche e Covid-19: un binomio imperfetto.
Ma ci voleva davvero tanto per capire che le discoteche potessero favorire il propagarsi del Covid-19? Domanda lecita, a cui il Governo ha risposto solo il 16 agosto, decidendo la chiusura di questi locali, considerata la recrudescenza dei contagi, la maggiorparte riscontrata, ovviamente, nei giovani. Quindi si è fatto trascorrere “serenamente” il ferragosto e poi è arrivata “l’illuminata” decisione.
Era chiaro, fin dall’inizio dell’estate che era praticamente impossibile come i frequentatori di questi locali potessero mantenere costantemente le distanze interpersonali, indossando altresì la mascherina. Nessuno, con un pò di buonsenso, avrebbe, infatti, scommesso un euro sul rispetto della norma. Ora si chiude, causando un enorme danno economico ai gestori che, giustamente, chiedono immediatamente qualche forma d’indennizzo ed i ragazzi si sposteranno, inevitabilmente, nelle case private, creando, dunque, se possibile ancora più assembramenti. Una situazione complessa ed articolata che rischia di creare non pochi problemi per la salute pubblica. Ormai sono mesi, purtroppo, che dobbiamo convivere col Coronavirus, ma pare che l’esperienza non ci venga in soccorso ogniqualvolta si debba prendere una determinazione per fronteggiarlo. Il Covid-19 non è, purtroppo, scomparso e non ci pare ci si debba esaltare più di tanto, per il fatto che nazioni a noi vicine, hanno un numero di casi molto superiori ai nostri. Un altro banco di prova molto importante, si verificherà dal 14 settembre, quando dovrebbero riaprire le scuole. Anche qui si naviga a vista e l’unica che pare sicura sulla bontà delle scelte in materia, sembra che sia il Ministro Azzolina. Per quanto riguarda il rientro nelle Università, pare ci sia ulteriore nebbia fitta ed anche questa problematica rischia di avere pesanti ripercussioni sulla normale attività didattica. Insomma, cari giovani, siete sotto la lente d’ingrandimento e se da una parte è giusto rimproverarvi per essere un pò troppo disinvolti nei confronti del Covid-19, è il caso di farvi un grosso in bocca al lupo per i vostri futuri studi che ci paiono particolarmente sub iudice…
Maurizio Filippini