COPRIFUOCO: NE VALE VERAMENTE LA PENA?
Da qualche giorno si dibatte sulla validità o meno di prorogare per ancora un lungo periodo il coprifuoco che, di fatto, impedisce di uscire dalle proprie abitazioni, se non per comprovate esigenze, dalle 22.00 alle ore 05.00. Con la riapertura serale dei ristoranti, anche se al momento solo quelli che hanno spazi esterni, si pone, però una chiara criticità. L’obbligo di rientrare nelle proprie case entro le 22.00, comporterà sicuramente dei problemi ai ristoratori ed anche, ovviamente, ai clienti. Bisognerà, infatti, calcolare l’orario giusto per andare a cena, tenendo presente che dovremo avere un margine di tempo, utile per il viaggio di ritorno verso la nostra usuale residenza. Insomma, chi vorrà cenare fuori, dovrà andare al ristorante abbastanza sul presto, per evitare di doversi “ingozzare” di cibo alfine, poi, di non sforare l’orario imposto dal coprifuoco. Pensiamo che sarebbe sensato, dunque, quantomeno allungare alle ore 23.00, se non magari anche alle 24.00, l’ora in cui bisognerebbe ritirarsi fra le quattro mura; in questo modo, ci potrebbe essere, infatti, maggiore elasticità nelle prenotazioni nei locali, la gente non si dovrebbe accalcare in pizzerie, ristoranti e trattorie, in determinate e ristrette fasce orarie e tutti, gestori e clienti, sarebbero, dunque, un pò più sereni. Invece, almeno per ora, si è deciso di prorogare questo stato di cose fino al 31 luglio, anche se, naturalmente, ci sarà la possibilità già a maggio di rivedere questa norma restrittiva, ormai in vigore da tempo. Sinceramente, non pensiamo che allargare un pò le maglie, potrebbe favorire il propagarsi del virus; chiaro, dovranno essere tassativamente evitati i possibili capannelli all’uscita dei ristoranti, poichè è doveroso, tuttora, scongiurare ogni tipo di assembramento. Quindi, è giusto pretendere maggiori controlli, verificando che tutti indossino regolarmente la mascherina, restando all’ormai consueta distanza di sicurezza. Si chiede, pertanto, solamente un pò di buonsenso a chi detta le norme, ma anche a tutti noi che, assolutamente, non dobbiamo minimamente abbassare la guardia. Dobbiamo continuare ad essere responsabili nelle azioni, perchè solo in questo modo, oltre che con una massiccia campagna vaccinale, si potrà davvero debellare il Covid-19. Allentare gradatamente le maglie, se i dati sanitari lo permettono, è un modo per tornare lentamente, ma costantemente ad una quantomeno parvenza di normalità; tutto ciò, crediamo sia un concreto aiuto anche dal punto di vista psicologico, fattore che, come ricordato più volte, non deve essere sottovalutato, dato che siamo esseri umani e non dei robot. Quindi, auspichiamo che, attorno a tale questione, intendiamo quella del coprifuoco, ci possa essere, nel breve periodo, un’attenta riflessione che porti ad una modifica degli orari; lo ribadiamo, per favorire in qualche modo un minimo di rilancio dell’economia di un settore tra i più penalizzati dalla pandemia, un “bonus” di una o due ore di comporto rispetto a quanto finora previsto, riteniamo, pertanto, come detto, sia molto utile e fortemente auspicabile.
Manuel Vescovi