PNRR: RIUSCIREMO A CENTRARE TUTTI GLI OBIETTIVI?

Cento target entro la fine del 2022 e 45 entro giugno: questi sono gli obiettivi necessariamente da centrare per avere i fondi del Pnrr. Facile o difficile? Pensiamo che, ad oggi, non sia realisticamente possibile dare una risposta certa alla precedente domanda, perchè siamo a marzo e quindi mancano ancora diversi mesi sia a fine giugno ed ancora di più, ovviamente, per arrivare a dicembre. Però, una sorta di “avviso ai naviganti” è arrivato dal Premier Draghi che, a febbraio, ha chiamato a raccolta i vari ministri, facendo il punto della situazione. L’Europa ha imposto giustamente un severo cronoprogramma e gli Stati che riusciranno a rispettarlo appieno, avranno i soldi promessi, mentre chi non ci riuscirà verrà, giocoforza, penalizzato. Per valutare il raggiungimento degli obiettivi, si utilizzeranno indicatori quantitativi e qualitativi, arrivando, poi, ad una valutazione complessiva del tutto. Si dovranno, inoltre, attuare riforme molto importanti per il Paese, come quella inerente gli appalti, il pubblico impiego, i progetti di connessione veloce ed il piano rifiuti; tra l’altro, le possibilità di modifiche in corso d’opera del Pnrr sono ridotte al minimo e di ciò, occorrerà, quindi, tenerne, doverosamente, conto. Da rilevare, altresì, che il Piano nazionale di ripresa e resilienza, prevede il raggiungimento di traguardi alla conclusione di ogni trimestre, fino al 2026. Le misure previste dal Pnrr richiedono, per l’Italia, il completamento di 527 scadenze in totale. Insomma, è proprio il caso di dire, buon e proficuo lavoro, che certamente non manca, a tutti ed incrociamo le dita!

Maurizio Filippini