Surplus Burocrazia, un labirinto eccessivo da semplificare
Burocrazia, questa parola che a molti incute un senso di oppressione e di insicurezza in Italia.
Anzi, mi correggo, ad incutere queste sensazioni non è la burocrazia ma la TROPPA BUROCRAZIA.
Solo per fare un esempio di confronto all’incirca in Italia siamo sulle 160mila norme mentre in Germania siamo sulle 5500 norme. Non servono ulteriori spiegazioni inutili e prolisse per mettere in risalto la TROPPA differenza che rischia di creare (e CREA!) situazioni di difficile gestione con delle tempistiche lunghissime ed impraticabili.
Uno degli obiettivi della Lega a cui si sta lavorando da tempo è
quello di snellire la burocrazia nel nostro paese per far ripartire
opere/lavori/ristrutturazioni etc etc ormai ferme da tantissimo tempo per delle
lungaggini burocratiche che possiamo definire come un labirinto con eccessive
vie ed indicazioni, qualunque si prende non si arriva mai alla fine della
“strada” (procedura burocratica).
Altro obiettivo legato a questo spiegato sopra è l’eliminazione delle norme
ripetitive, prolisse e di difficile interpretazione ed attuazione applicate a
determinati casi. Meno norme, ma chiare.
Con il DDL Stati Uniti d’Italia ci si pone come obiettivo
proprio questo, cioè lo snellimento delle procedure burocratiche per un
conseguente sicuro miglioramento della qualità di vita delle persone e delle
imprese incentivando le nuove tecnologie e la digitalizzazione di quest’ultime
(fondamentale anche una formazione all’utilizzo delle nuove tecnologie IT).
Si eviterebbe altresì che aziende e privati cittadini vengano scoraggiati
ancora prima di intraprendere un nuovo percorso finalizzato ad un miglioramento
per “paura” di restare intrappolati nel groviglio di procedure burocratiche che
attualmente, ahimè purtroppo, ci sono nella burocrazia italiana.
Quindi semplicemente snellire le procedure burocratiche = miglioramento della vita / economia del paese
Si pensi come esempio, che fa capire benissimo quello che intendo, il modello “Ponte di Genova” procedura di ricostruzione del Ponte Morandi affidata ad un commissario con pieni poteri e su neanche 2 anni l’opera di ricostruzione è stata portata a termine.
Concludendo, con Stati Uniti d’Italia burocrazia più snella che
semplifica e migliora la vita delle persone.
Simone Lambruschi