DOPO L’EUFORIA PER LA VITTORIA ALL’EUROPEO DA AGOSTO ALLO STADIO CON IL GREEN PASS
La vittoria della nazionale italiana agli Europei, ha, se ce ne fosse bisogno, amplificato la voglia di poter nuovamente assistere dal vivo ad una partita di calcio. Il calendario del campionato di Serie A è stato stilato ed i tifosi hanno già cerchiato sul calendario le gare di maggiore importanza a cui, sperabilmente, assistere. Nel momento in cui scriviamo, sappiamo solamente che i vertici della Federcalcio hanno chiesto alle autorità governative di poter sfruttare la capienza massima degli stadi, ma la risposta non è detto che sia del tutto positiva. Il torneo partirà il 22 agosto e quindi si potrà vedere, a ridosso del via, se la variante Delta si sarà rivelata veramente così preoccupante come i dati di questi giorni pare facciano, purtroppo, intravedere. Allo stesso tempo, però, in quella data, sempre più italiani avranno ricevuto la seconda dose e quindi saranno immunizzati e dotati del “Green Pass” che dovrebbe essere un lasciapassare per le manifestazioni le quali prevedono la presenza di un numero elevato di persone. Quindi, la speranza dei tifosi italiani è suffragata proprio dalle milioni di vaccinazioni eseguite, ma vede come potenziale avversario, una speriamo non concretizzabile, ripresa dei contagi, causa varianti. Ora, ragionevolmente, vista la generale grandezza degli impianti calcistici italiani, pensiamo che se non al 100%, ma almeno per 2/3 gli stadi possano essere riempiti, ovviamente dando la precedenza per l’ingresso, a chi ha già ricevuto la doppia iniezione. Potrebbe essere anche un garbato, quanto importante incentivo verso coloro i quali, per svariati motivi, non abbiano ancora deciso di vaccinarsi. Il vaccino, com’è noto, non è obbligatorio se non per i sanitari, ma, pur rispettando le scelte altrui, noi siamo convinti che più persone s’immunizzano, più facilmente avremo ragione di questa estenuante guerra contro il Covid. La voglia di assistere ad un evento sportivo, di calcio in particolare, potrebbe dare, dunque, quella spinta decisiva, convincendo i più refrattari al vaccino a fare il fatidico passo. Probabilmente, poi, almeno a detta degli esperti, le prossime settimane potrebbero essere chiarificatrici per capire se il mutato Coronavirus sia ancora un nemico forte ed addirittura mortale. I virologi, lo ricordiamo, dicono con sicurezza che chi è vaccinato con due dosi, quantomeno non rischia di ammalarsi gravemente, andando così nuovamente ad intasare le terapie intensive. Insomma, amanti del calcio o meno, noi invitiamo tutti, specialmente gli over 60, a vaccinarsi; se, poi, ci sarà la possibilità, come crediamo, di tornare ad assiepare le tribune, allora sarà un ulteriore segnale di come, pur gradatamente, le cose stiano tornando, finalmente, verso l’agognata normalità.
Maurizio Filippini