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IL MONDO DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO AI TEMPI DEL VIRUS

Da oltre un anno, tutti noi, siamo stati letteralmente travolti da uno tsunami, da cui ancora non riusciamo a rialzarci. Dopo tutto questo tempo, dunque, la mancanza della normale quotidianità comincia ad essere sempre più pesante ed insopportabile. Due settori, tra i tanti, stanno fortemente risentendo del drammatico avvento del Covid-19, ovvero quello dello sport e quello legato al variegato settore dello spettacolo.

Per quanto riguarda il primo, le maggiori difficoltà, com’era prevedibile, le stanno accusando le società minori, quelle dilettantesche per intenderci, che già prima del Coronavirus non navigavano certo nell’oro ed attualmente si ritrovano in una condizione davvero precaria. Bene ha fatto, dunque, ad esempio, il Consigliere regionale della Lega in Toscana, Giovanni Galli, che da ex sportivo ha subito capito quali potessero essere le problematiche ed ha via via predisposto degli atti che hanno l’espressa finalità di attivare chi di dovere per aiutare i tanti sodalizi che rischiano seriamente di non poter riprendere la propria attività. Stiamo parlando di un numero assai rilevante di sportivi che potrebbero, quindi, una volta che la morsa del virus si fosse decisamente attenuata, non poter più praticare determinate discipline, perchè magari, nel contempo, il proprio club ha dovuto, giocoforza, chiudere i battenti. Oltre all’ampio comparto dello sport, menzionavamo poc’anzi quello dello spettacolo. Ci riferiamo, principalmente, ai cinema ed ai teatri. Luoghi di svago e cultura che il Covid ci ha preclusi, ma oltre al fatto di non poterci godere un film in prima visione, o una rappresentazione teatrale dal vivo, bisogna primariamente pensare ai moltissimi lavoratori che non stanno recependo lo stipendio, avendo magari avuto, ad oggi, dei ristori minimali. Purtroppo, anche i recenti dati relativi al contagio, non sono particolarmente confortanti, tanto che sempre più regioni anche questa settimana sono, tristemente, in fascia rossa. Almeno per tutto il mese di aprile, poi, nessuna regione italiana passerà in giallo e ciò è un fatto assolutamente da non sottovalutarsi. Tornando alle sale cinematografiche, già prima della pandemia, alle prese con una crisi quantomeno strisciante, ora, specialmente quelle non legate a catene di una certa grandezza ed importanza, sono veramente ad un passo dal baratro, anche perchè un’ipotetica riapertura in estate, non le aiuterebbe un granchè, poichè è notorio come in questo periodo dell’anno, la frequentazione dei cinema, sia naturalmente ridotta al minimo. Insomma, due mondi, quello dello sport e quello dello spettacolo, che seppur spesso distanti, ora si ritrovano, ahinoi, legati da un identico destino che appare piuttosto complesso. Fare previsioni su quando si potrà tornare quantomeno ad una pseudo-normalità, appare, altresì, assai azzardato. Ecco perchè è doveroso che lo Stato sappia dare risposte certe e tempestive alle varie categorie che stanno lanciando quotidiani ed accorati appelli; il Governo Draghi, in carica da poco, ovviamente non avrà la bacchetta magica, ma, almeno, dai primi segnali ci pare che, quantomeno, sia decisamente più reattivo sul tema, rispetto al precedente.

Maurizio Filippini

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