L’IMPORTANZA DI AVERE UN MINISTERO DEDICATO ALLA DISABILITA’
A prescindere dalla pandemia, penso che la richiesta della Lega di ripristinare un Ministero che segua le svariate problematiche legate alla disabilità, sia stata una scelta quantomai doverosa e giusta. Infatti, i disabili devono affrontare quaotidianamente delle prove spesso molto complesse e quindi è fondamentale trovare un’adeguata e mirata sponda nelle Istituzioni. Lasciando, per un attimo da parte le mille implicazioni sanitarie che l’essere disabile comporta, mi voglio, dunque, soffermare sulle tante difficoltà che una persona con disabilità incontra nello spostarsi. Recentemente, una nostra giovane Consigliera comunale di Firenze, si è fatta accompagnare dal Sindaco Nardella per un giro in città. Ebbene, lo stesso Primo cittadino che pensava come la sua amministrazione stesse già facendo molto per eliminare le barriere architettoniche, al termine di questo tour cittadino, ha dovuto ammettere che quanto fatto finora non sia in realtà sufficiente per rendere meno complicati gli spostamenti a chi, giocoforza, deve utilizzare una sedia a rotelle. Non possiamo, poi, tralasciare le problematiche che sorgono quando uno deve utilizzare, ad esempio, i mezzi pubblici. Prendere un autobus, o un treno è troppo spesso una vera impresa per un disabile. Tutto ciò, nell’evoluto 2021, è assurdo ed è quindi fondamentale che lo Stato capisca l’estremo disagio che devono vivere, giorno per giorno, queste persone. Sono, quindi, fermamente convinto che ci si debba applicare molto di più e che la collega Stefani, chiamata a guidare il relativo dicastero, abbia le giuste qualità e sensibilità per occuparsi in modo adeguato di disabilità. Ognuno ha le proprie naturali esigenze, ma un disabile deve essere supportato in modo tale e tempestivo, affinchè non debba essere alle prese con continui percorsi ad ostacoli, ogniqualvolta decida di uscire di casa. Una vera attenzione nei confronti del cittadino da parte delle Istituzioni, penso che si dimostri proprio nel conoscere in dettaglio quelle che sono le normali criticità che lo stesso deve affrontare. Evitiamo, poi, com’è purtroppo successo, di polemizzare sterilmente anche su questa delicata tematica. In realtà, ritengo decisivo che tutti si debba unire le proprie forze ed esperienze per puntare a migliorare la qualitò di vita delle persone disabili, non per una forma di pietismo nei loro confronti, ma perchè è giusto che salire su un treno non debba rappresentare per qualche nostro connazionale un’impresa simile a chi intenda scalare l’Everest.
Manuel Vescovi